Croatina
sin.
Bonarda, crovattina, croata, crovettino, neretto, bonarda di Rovescala, uva del zio.

Storia:

La coltivazione della Croatina ( citata sempre con il nome di Bonarda) é documentata da ben 200 anni. La sua notevole resistenza all'oidio ne favorì la diffusione in tutto l'Oltrepò  e nel Novarese. Come non ricordare G.Casalis che nei primi anni del 1800 raccontava come erano ben reputati il Bonarda, il Barbera, il Nebbiolo qui prodotti. Anche Bartolomeo Olivetti nel 1833 "menava" (portava) il vino Bonarda a Vila Stalone (Villastellone). Il nome Bonarda ha generato parecchi equivoci; questo vitigno non è da confondersi con la Bonarda Piemontese coltivata nel nord astigiano, nella zona di Castelnuovo Don Bosco.

croatinaQueste omonimie, che potevano generare confusione nei consumatori,  sono state superate con l'avvento della nuova denominazione d'origine in cui si è deciso di abbandonare il nome Bonarda e indicare il vino con il nome del suo territorio di elezione: CISTERNA d'ASTI doc.

Diffusione:

Questo vitigno viene coltivato soprattutto nel Piacentino e nell'Oltrepo Pavese, anche se qualche impianto viene segnalato in Piemonte, Veneto (dove entra anche nel disciplinare dell'Amarone)

 

caratteristiche sensoriali del vino: da questo vitigno si ottiene un vino di colore rosso rubino e riflessi violacei, profumo intenso, floreale con sentore di viola, speziato con chiodi di garofano e pepe, fruttato con sentori di ciliegia, frutti di bosco e confettura di marmellata; fresco, caldo, legg. astringente, di corpo.
Particolare rilievo sono le caratteristiche legate alla struttura polifenolica di origine tannica, quali amaro e astringenza.

 

abbinamenti consigliati: trova eccellenti abbinamenti a primi piatti con sughi di carne.

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