Uva di troia
sin.
Barlettana, nero di Troia, uva della marina, uva di Canosa, Tranese, troiano, vitigno di Barletta, uva di Barletta.


Storia:

Vitigno autoctono a bacca rossa della Puglia che negli ultimi anni sta recuperando il terreno perso nei confronti di altri vitigni della regione più conosciuti come il Primitivo e il Negroamaro. Impiegato, come la maggior parte dei vitigni del Sud, principalmente per fare vino da taglio per i meno alcolici e strutturati vini del nord di un tempo non tanto passato. La rivincita del Uva di Troia parte dal suo nome, oggetto e terreno di facili e irriverenti battute ormai quasi superate per chi conosce le potenzialità di questo vitigno autoctono pugliese e per chi apprezza il mondo del vino. Riguardo al nome “Uva di Troia” si sono fatte avanti tre ipotesi, la prima ha uno scenario “epico”, in quanto si dà l’Uva di Troia originaria proprio della storica città del’Asia minore di Troia descritta da Omero nei suoi racconti epici.

uva di troiaLeggenda vuole che il vitigno sia arrivato in Italia meridionale, e precisamente lungo le coste pugliesi tramite i colonizzatori greci più di duemila anni fa. Altra ipotesi, meno suggestiva indica la cittadina albanese Cruja come origine dell’Uva di Troia, mentre più veritira rimane la tesi che indica il vitigno, originario proprio della caratteristica città pugliese di Troia.

Diffusione:

Diffuso nelle zone della Daunia e delle Murge, tra la provincia di Foggia e Bari e in particolare nelle zone di Castel del Monte e Lucera in provincia di Foggia.

 
caratteristiche sensoriali del vino: con l’Uva di Troia, nei pochi casi quando viene vinificato in purezza, si ottengono vini che si presentano di un rosso rubino intenso con profondi riflessi violacei e di ottima consistenza. L’olfatto è ricco di frutta rossa come le more, ciliegie, prugne e fichi fioroni, sentori di spezie come il pepe nero e accenni di chiodi di garofano. Al gusto è un vino secco, sostenuto da una buona dose di alcol, abbastanza morbido per la componente tannica presente ma non irruenta e fastidiosa, sapido e abbastanza fresco. Vino strutturato, abbastanza equilibrato e intenso, buona la persistenza grazie al ritorno fruttatato molto piacevole. Caratteristiche che possono portare i vini ottenuti con Uva di Troia anche ad affinamenti medio-lunghi.
Shop:
Cantina Diomede
abbinamenti consigliati: In base alla tipologia e al tipo di affinamento, l’abbinamento va dai primi piatti sostanziosi come le lasagne al ragù o il pasticcio alla bolognese. Secondi piatti come le costine di agnello alla brace, formaggi semi stagionati, oppure abbinato a una faraona ripiena.
<< ---- >>