Nebbiolo
sin.
Spanna (Novarese e Vercellese), Picotèner o Picotendro (Valle d'Aosta e Alto Canavese), Prunent (Val d'Ossola), Chiavennasca, Chiavennascone e Chiavennaschino (Valtellina). Le denominazioni Nebbiolo Lampia, Rosè, Michet si riferiscono alle principali sottovarietà del Nebbiolo in area albese. Il Pignolo reperito a Barbaresco è identico al Nebbiolo.


Storia:

Le sue origini certe risalgono solo agli inizi del trecento, con la famosa opera del bolognese Pier de' Crescenzi., il quale lo citava come vitigno presente nella Via Francigena che da Torino attraverso la Val di Susa saliva fino al Monginevro.
Solo a partire dal XIX secolo il Nebbiolo viene frequentemente citato nelle opere dei più famosi ampelografi. L'origine del suo nome si contrappone tra due scuole di pensiero.

nebbiolo Secondo alcuni l'origine deriverebbe da "nebbia" in quanto i suoi acini sembrano quasi annebbiati dall'abbondante pruina, mentre secondo altri sarebbe da mettere in relazione alla tardiva maturazione delle uve che obbliga sovente a vendemmiarle all'epoca delle prime nebbie autunnali.

Il Nebbiolo si è fatto Barolo, Barbaresco, Bramaterra, Carema,
Fara, Gattinara, Ghemme, Lessona, Roero, Nebbiolo d’Alba, Sizzano, Sassella, Inferno, Grumello e molti altri. In principio era solo Nebbiolo. (Giacomo Oddero)

Le uve del vitigno Nebbiolo vantano una particolarità molto importante, hanno cioè il periodo vegetativo più lungo in assoluto. I Nebbioli, infatti, germogliano presto in primavera; la fioritura si sviluppa intorno alla metà di giugno. Il frutto raggiunge la miglior maturazione soltanto a metà di ottobre. Questa lentissima, quasi meditata evoluzione, è forse uno dei numerosi fattori che contribuiscono a determinare la complessa personalità desi vini che dal Nebbiolo derivano.

Diffusione:

Intensamente coltivato nelle Langhe e nel Roero in provincia di Cuneo, in Canavese e soprattutto nel comune di Carema in provincia di Torino, oltre che nel Biellese, nell'Alto Vercellese e Novarese. È presente anche nell'Astigiano. Al di fuori della nostra regione è ampiamente diffuso nella Bassa Valle d'Aosta, ancor più in Valtellina e presente in Franciacorta.

  caratteristiche sensoriali del vino: il nebbiolo dà vini molto longevi, di colore rosso rubino, presto tendente al granato con sfumature aranciate. Il profumo è molto intenso ed elegante, con sentori di prugna e viola, speziato con riconoscimenti di sottobosco e funghi, etereo, arricchito da note di goudron dopo l'invecchiamento. Questo vitigno dà vini importanti ed austeri, che all'esame gustativo esprimono sapore pieno, caldo, tannico e di grande persistenza aromatica.

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abbinamenti consigliati: -uno dei tanti- agnello al forno.
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